Test HIV: #dattiunacontrollata

L’AIDS è una malattia del sistema immunitario causata dal virus dell’HIV.
L’unico modo efficace per diagnosticare l’infezione è effettuare il test.
Il test per l’HIV è uno strumento chiave di prevenzione, utile sia all’individuo che alla collettività, perché permette di conoscere il proprio stato sierologico e in base alla diagnosi di accedere alle cure per vivere una vita piena e lunga e inoltre permette di contenere l’epidemia.

La situazione attuale:

  • Nel 2016 sono state riportate 3451 nuove diagnosi di infezione da HIV pari a 5,7 nuovi casi per 100.000 residenti.
  • Si è osservata una lieve diminuzione sia del numero delle nuove diagnosi di infezione da HIV che dell’incidenza (casi/popolazione), in particolare è diminuito per tutte le modalità di trasmissione tranne che per gli MSM (maschi che fanno sesso con maschi).
  • Riguardo le nuove diagnosi di AIDS, si è osservato un lieve decremento e il numero di decessi in persone con AIDS rimane stabile. Il dato preoccupante è che nell’ultimo decennio la proporzione delle persone con nuova diagnosi di AIDS scopre di essere HIV positiva nei pochi mesi precedenti la diagnosi di AIDS.

Sfortunatamente, il fattore principale che determina la probabilità di avere effettuato una terapia antiretrovirale prima della diagnosi di AIDS è la consapevolezza della propria sieropositività.

Gli aspetti rilevanti:

  • L’81,2% di coloro che hanno dichiarato di aver eseguito il test per percezione del rischio ha un’età superiore ai 30 anni. Questo risultato suggerisce di accentuare la promozione del test anche tra i giovani.
  • Analizzando per fasce di età, si evince come nei casi con età al di sotto dei 20 anni, la motivazione preponderante del fare il test sia per sospetta patologia, seguita dalla sieropositività della madre o del figlio. Anche tra le persone con età compresa tra i 20 e i 29 anni si evidenzia un pattern del tutto simile.

Per approfondire

 

Il progetto TestatHiv:

Il progetto TestatHiv – #dattiunacontrollata nasce dall’esigenza di informare e sensibilizzare gli studenti universitari di Bologna sui rischi dell’Hiv e dell’importanza di conoscere il loro stato sierologico.

Secondo obiettivo è quello di semplificare l’accesso al test attraverso la creazione di un canale diretto tra studenti Unibo e il Blq Checkpoint, una struttura sita a Bologna, impegnata ad effettuare il test rapido per l’Hiv ed altre infezioni a trasmissione sessuale.

 

L’Università come target secondario:

Gli ambiti privilegiati del mondo giovanile riguardano la scuola e il web, soprattutto i social network. Per diffondere la cultura della prevenzione e dell’informazione sono utili interventi formativi rivolti agli studenti all’interno del contesto universitario ed extra universitario, per aumentare il livello di attenzione in merito ad HIV e alle infezioni sessualmente trasmissibili.

 

I nostri partner:

 

 I canali di distribuzione:

Una volta definiti contesto, target e partner il progetto ha iniziato a prendere vita. La prima esigenza è stata quella di raggiungere il nostro target sia online che offline.

Per quanto riguarda il web, la scelta non ha lasciato dubbi circa l’apertura della pagina Facebook. L’intento è quello di informare gli studenti in maniera non accademica ma attraverso i “lo sapevi che”, poche righe di facile lettura che, allo stesso tempo, catturano l’attenzione rimandando alla riflessione sull’argomento Hiv. Inoltre, lo scopo della pagina Facebook, è quello di essere il diario di bordo delle nostre iniziative, testimoniando la promozione offline del nostro progetto.

Abbiamo trovato utile fornire una mappa interattiva di Bologna, che indica i luoghi dove effettuare il test.

La promozione offline ha avuto luogo tra le strade della città attraverso interviste face to face rivolte ai colleghi universitari. Ciò che è emerso dal dialogo con gli studenti è la poca preparazione, dettata probabilmente da vent’anni di poca e superficiale informazione da parte delle istituzioni.

 

Abbiamo accompagnato ogni intervista all’invito di effettuare il Test presso il centro Blq e abbiamo diffuso la promozione del test in tutte le zone universitarie, tra cui anche aule studio e biblioteche, sensibilizzando i responsabili ad essere a loro volta un “canale” informativo per gli studenti, data la loro posizione di referenzialità.

I risultati del lavoro svolto sono arrivati in tempi brevi e hanno dimostrato che l’approccio peer to peer funziona. Il Blq Checkpoint ha potuto registrare un sensibile aumento delle prenotazioni al test, principalmente nella fascia tra i diciotto e i trent’anni, il target a cui ci siamo rivolti.

 

Modificato  da: corso di “Marketing Sociale” (Compass UNIBO). Progetto originale a cura di:

  • Johanna Carnevale
  • Anna Ferrara
  • Miriam Gallo
  • Katerina Gualandi
  • Lilla Milli
  • Alessandro Nesterini
  • Matteo Peli
  • Federica Sicchiero