Signor Franco Belloni, Coordinatore CUPLA (Comitato Unitario Pensionati Lavoro Autonomo)
A tre anni dal varo del Piano Sanitario Nazionale e del successivo Piano Sanitario Regionale, nei quali si indica come priorità un cambiamento culturale degli stili di vita, quale presupposto per restare il più a lungo possibile in salute e ricorrere quindi il meno possibile ai servizi sanitari, in qualità di portatore degli interessi collettivi e personali di una parte della popolazione anziana, ritengo quanto mai utile concretizzare a tutti i livelli, compreso il nostro territorio, quel “patto di solidarietà per la salute” che richiede la fattiva collaborazione di tutte le componenti attive.
Tale progetto, che individua nella “prevenzione primaria” lo strumento attraverso il quale modificare l’ambiente e gli stili di vita, ci porta subito a pensare che i migliori risultati potrebbero ottenersi, sia pure a lungo termine, se di tale “patto” ne facessero parte i giovani dalla pubertà in su, includendo nelle discipline scolastiche a pieno titolo “l’educazione della salute”, cosa che oggi è facoltà dei Direttori Didattici il farlo e in che modo farlo.
In questo “patto” gli anziani, sia pure con le loro abitudini consolidate e quindi difficili da modificare, possono comunque svolgere un ruolo positivo. Un ruolo attivo nel sentirsi considerati come una risorsa per la famiglia e per la società, anche se l’allungamento delle aspettative di vita porta con sé altre esigenze di tipo assistenziale.
Se però consideriamo anziana la persona quando accede al pensionamento, non possiamo ignorare che l’anziano di oggi, rispetto al passato è un anziano più giovanile, più acculturato, più benestante, che spesso continua a produrre lavoro e reddito, che spesso pratica sport amatoriali o gestisce attività in Polisportive o nei quartieri o in Organizzazioni Sociali e Sindacali.
Ne fa testo lo sviluppo e l’espansione delle Università della Terza età, del turismo, dei Comitati Anziani, la sorveglianza davanti alle scuole, nei parchi, nei servizi d’emegenza ecc…..Una Risorsa che occorre motivare ed utilizzare maggiormente anche nell’area ecologica-ambientale.
Una patrimonio di saggezza ed esperienze da spendere oculatamente per migliorare la qualità di vita perché restare più a lungo in salute non significhi solo assenza di malattia, ma significhi anche allontanare i processi di decadimento psicofisico impegnando quotidianamente il fisico e la mente per gli altri e per se stessi.